Il Cyclone Idai ha colpito il Mozambico, il Malawi e lo Zimbabwe il 14 marzo scorso. Le persone colpite nei tre paesi sono circa 3 milioni e le morti totali accertate 960, ma il dato non è ancora certo.
In Mozambico, il paese più colpito, presenta circa 600 morti e oltre 1600 feriti, oltre alla enorme quantità di persone che attualmente ha bisogno di aiuti e assistenza.
In Malawi sono state colpite circa 869.900 persone, tra morti e feriti.
Nello Zimbabwe le persone colpite sono stimate intorno alle 270.000 unità.
Il numero totale dei deceduti non è ancora definitivo, poiché si cercano ancora persone disperse. Inoltre dal ciclone sono state colpite numerose case e strutture sanitarie e scolastiche.
Il 27 marzo è stata dichiarata un’epidemia di colera in Mozambico e sono in aumento i casi di malaria, per la lentezza dell’acqua delle alluvioni a ritirarsi.
La risposta umanitaria
Secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (OCHA) in Mozambico, molte persone hanno ricevuto cibo e assistenza, sono state vaccinate contro il colera e hanno ricevuto aiuto attraverso la fornitura di beni non alimentari e ripari d’urgenza. In Malawi è stato consegnato cibo e sono state distribuite molte reti da letto per contrastare la malaria. In Zimbabwe 30.000 persone hanno ricevuto cibo e assistenza e hanno avuto accesso a fonti di acqua pulita e sicura.
Interventi in atto della rete Caritas e Chiesa locale
A seguito di uno stanziamento di un milione di euro in favore delle popolazioni colpite nei 3 paesi da parte della Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana supporta interventi nei tre paesi sia delle Caritas locali
Caritas Italiana/Ufficio Africa
Alluvioni Africa australe – Ciclone Idai: Aggiornamento n.3
che di altri attori ecclesiali. Di seguito una tabella riepilogativa e il dettaglio degli interventi in corso per paese. Gli interventi sono appoggiati da Caritas Italiana e da altre Caritas della rete internazionale.
Paese Contributo di Caritas Italiana
Mozambico 200.000
Mozambico 100.000
Mozambico 100.000
Malawi 30.000
Malawi 100.000
Zimbabwe 150.000
Caritas Mozambiçana
Caritas Mozambico ha lanciato un piano di intervento della durata di tre mesi nella provincie di Sofala (diocesi di Beria), Manica (diocesi diChimoi), Zambezia (diocesi diQuelimane). Gli interventi si concentrano nell’offrire assistenza a più di 27.000 persone (5.497 famiglie) con kit igienico sanitari, fornendo alloggi temporanei e attraverso la distribuzione di beni non-alimentari. Per i dettagli sui costi si veda l’aggiornamento precedente. Nella diocesi di Beira ad oggi, 1.650 famiglie hanno ricevuto dei teloni impermeabili per ripararsi dalle intemperie. Caritas Beira sta inoltre distribuendo aiuti alimentari per circa 840 famiglie a Beira città e nella località di Caia Murraca. Questo tipo di intervento proseguirà anche nelle prossime settimane. Da qualche giorno Caritas Beira ha ricevuto altri 8.000 teloni provenienti da Dubai per essere utilizzati come riparo di emergenza; questi saranno divisi tra le diocesi che partecipano all’appello di emergenza e poi distribuiti durante la prossima settimana. Caritas Chimoio continua a fornire aiuti alimentari per le persone nel distretto di Dombe nella provincia di Manica ed ha già distribuito 500 teloni impermeabili. Caritas Quelimane sta operando nel distretto di Zambesia e sta sviluppando un piano operativo per potenziare e fornire servizi in tre distretti prioritari (Chinde, Luabo e Mopeia). 2.500 teloni hanno lasciato Beira in direzione di Quelimane. Infine il PAM (Programma Alimentare Mondiale) ha affidato la distribuzione di una parte dei propri beni alimentari alla Caritas: le operazioni avranno luogo in 4 unità amministrative nel distretto di Maringuè per oltre 5.500 famiglie.
Nella diocesi di Beira inoltre, è in corso una valutazione più precisa dei bisogni di riabilitazione delle numerose strutture ecclesiali danneggiate. In riferimento a questo, sono in via di studio interventi da parte di Caritas Italiana per la riabilitazione di scuole.
CUAMM Medici con l’Africa
Il Cuamm opera in Mozambico dal 1978 e dal 2003 è presente a Beira supportando l’Ospedale centrale, 6 centri per la salute e 8 consultori per la salute dei giovani e degli adolescenti. L’intervento mira a dare supporto nel settore igienico-sanitario alla popolazione di Beira, in particolare: fornitura di acqua potabile; fornitura di kit per l’igiene personale; fornitura di stock di farmaci essenziali all’ospedale centrale e ai centri sanitari periferici; fornitura di kit per il Pronto Soccorso e per il controllo delle epidemie; fornitura di materiale logistico per il ricovero dei pazienti (tende, brande, equipaggiamento e arredamento di base); acquisto di attrezzature di pronto soccorso, chirurgia di base e materiali d’uso (garze, guanti, fili di sutura, siringhe monoso, deflussori, ecc.).
Caritas Italiana/Ufficio Africa
Alluvioni Africa australe – Ciclone Idai: Aggiornamento n.3
Fondazione AVSI
Il progetto di 7 mesi punta a fornire assistenza alle persone sfollate ospitate a “Sao Pedro”, campo istituito il 4/4/2019 con il coordinamento di IOM (Organizzazione Internazionale Migrazioni) nei terreni della parrocchia “Sao Pedro Claver”, messi a disposizione dalla Diocesi di Beira. AVSI già opera in collaborazione con CAFOD (Caritas inglese per attività internazionali) per fornire agli sfollati beni alimentari di prima necessità. Con il contributo di Caritas Italiana sarà possibile: garantire elementi di sussistenza alle persone ospitate nel campo S. Pedro, attraverso la distribuzione di beni primari non alimentari; incoraggiare la capacità di recupero delle persone ospitate nel campo S. Pedro, attraverso un supporto materiale e psico-sociale. I beneficiari coinvolti dalle attività saranno 500 famiglie (circa 2.500 persone). La distribuzione di beni primari non alimentari includerà: taniche per l’acqua, detersivo per il bucato e saponi per l’igiene personale; compresse disinfettanti da cucini, pentole, tazze, utensili da cucina, lampade solari. Saranno inoltre distribuiti 500 kit per 500 famiglie del campo di San Pedro e delle comunità circostanti. Il kit sarà composto da: 2 teloni di plastica; 6 pali da legno; Corde; filo zincato, chiodi ed altri utensili. Per quanto riguarda il sostegno psico-sociale, l’intervento prevede: la creazione di CFS (ChildrenFriendlySpaces), una campagna di sensibilizzazione sulle pratiche igienico sanitarie e rischio di malattie, supporto psico-sociale. Le persone colpite dal ciclone IDAI sono esposte a numerosi rischi in quanto potenzialmente vulnerabili in termini di protezione fisica e psico-sociale, in particolare per i bambini e le donne.
Caritas Zimbabwe
La Caritas nazionale continua a supportare le caritas diocesane nei loro sforzi di prestare assistenza alle popolazioni colpite. Si interviene nelle diocesi di Mutare, Masvingo e nell’arcidiocesi di Harare. Caritas Zimbabwe sta lavorando alla definizione del di un piano di intervento di 12 mesi che verterà sui seguenti ambiti: riparazione di alcune strade e vie di accesso ai mercati locali a Chimamani; attività di educazione per circa 30.000 ragazzi di circa 114 scuole distrutte; beni alimentari e beni non alimentari di prima necessità; kit per l’igiene personale; alloggi temporanei; supporto psico-sociale e sostegno alle categorie più vulnerabili inclusi i bambini; riabilitazione delle fonti d’acqua per ripristinare la fornitura di acqua potabile in alcune località; aiuto d’urgenza e alla ricostruzione delle attività agricole generatrici di reddito per gli agricoltori dei distretti colpiti.
Caritas Malawi (CADECOM)
L’organizzazione ha lanciato i propri interventi nell’area di Zomba, regione colpita duramente a circa 400 km dalla capitale, dove si stima siano diverse migliaia gli sfollati che attualmente vivono in campi temporanei. Il piano di Caritas Malawi è volto a portare assistenza in tre mesi a circa 22.000 persone per la distribuzione di 4.000 pacchi di aiuti alimentari e un supporto nutrizionale con cibo ad alto contenuto nutritivo a 4.000 persone tra bambini con meno di due anni e madri in allattamento che rischiano conseguenze gravi a causa della malnutrizione.
Padri Monfortani
La missione dei Padri Monfortani si trova a Balaka, diocesi di Mangochi, in uno dei distretti colpiti dalle alluvioni. L’intervento della durata di 7 mesi e già in atto si propone di: allestire un punto di distribuzione di farina di mais e di materiale accessorio,
Caritas Italiana/Ufficio Africa
Alluvioni Africa australe – Ciclone Idai: Aggiornamento n.3
garantire il supporto nutrizionale giornaliero ai bambini e ai ragazzi già integrati nelle attività educative e formative di Balaka, con l’incremento dei pasti per altri in età scolare, per un numero complessivo di almeno 2.000 unità assicurare un pasto quotidiano con il giusto apporto nutritivo per almeno 1500 nuclei familiari (circa 9.000 persone, sulla base indicativa di 6 persone a nucleo familiare) nell’emergenza determinatasi per la situazione di perdurante gravità dell’alluvione, supportare gli agricoltori nella semina per il prossimo raccolto e nella riparazione delle proprie abitazioni, attraverso forme di supporto economico e utensili.
Impegno di Caritas Italiana e indicazioni per le Caritas diocesane
– Caritas Italiana è dall’inizio dell’emergenza in costante contatto con le Caritas locali e Caritas Internationalis nonché con alcune congregazioni religiose in Mozambico e Malawi.
– Il 19 marzo 2019 è stato lanciato un appello per una raccolta fondi tramite i consueti canali di Caritas Italiana con causale: “Alluvioni Africa australe”.Il 26 marzo 2019 la Conferenza Episcopale Italiana ha stanziato 1 milione di euro per la popolazione colpita dal Ciclone in Mozambico, Zimbabwe e Malawi da impiegare tramite Caritas Italiana.
– Dopo un primo stanziamento in appoggio al piano di Caritas Mozambico, gli interventi si sono estesi come illustrato in precedenza per un totale di 680.000 euro impiegati. Sono in via di studio altri interventi, principalmente per la riabilitazione di strutture scolastiche nella diocesi di Beira.
– Per le comunità diocesane italiane la forma di aiuto possibile al momento è la colletta in denaro destinata alle vittime del ciclone. Non è richiesto l’invio di beni materiali dall’Italia e vanno scoraggiate iniziative di raccolta di questo tipo. Sin da ora è possibile sostenere tramite Caritas Italiana gli interventi di aiuto d’urgenza descritti in precedenza. Tuttavia, la fase di ricostruzione richiederà uno sforzo significativo e dunque è importante orientare la solidarietà in questa direzione e non solo nell’aiuto immediato. In particolare si stanno già delineando alcuni possibili interventi che potranno concretizzarsi nei prossimi mesi: riabilitazione di plessi scolastici o parti di essi a Beira, interventi di ripristino delle attività produttive e riabilitazione nelle tre diocesi in cui opera Caritas Mozambico (Beira, Quelimane, Chimoio). Inoltre, è probabile vi sarà ancora l’esigenza di sostenere l’assistenza in Malawi e in Mozambico anche al di là dei programmi in corso.
– Ogni eventuale richiesta o intervento di aiuto da parte delle Caritas diocesane è importante sia segnalata e coordinato con Caritas Italiana.
– Le informazioni riguardo le aree colpite stanno gradualmente diventando più regolari e precise. tuttavia, si chiede, qualora giungano aggiornamenti da realtà in loco, di condividerle con l’Ufficio Africa di Caritas Italiana.
– Al momento non viene richiesto l’invio sul posto di personale espatriato né specializzato né di volontariato generico.Disponibilità in tal senso vanno gestite opportunamente illustrando le difficoltà e le esigenze reali.
– Sul sito www.caritas.it sono disponibili i comunicati stampa, gli aggiornamenti e gli interventi in atto man mano che vengono definiti. Su flickr di Caritas Internationalis sono disponibili foto.
E’ disponibile ulteriore documentazione che può essere richiesta a Caritas Italiana – Ufficio Africa.
https://www.flickr.com/photos/27673812@N05/sets/72157679482883058
Per ulteriori informazioni e coordinamento contattare: Ufficio Africa di Caritas Italiana
Tel. 06/66177268/247
africa@caritas.it
I cookie necessari sono i cookie tecnici cioè quelli il cui utilizzo non richiede il consenso dell’utente.
Questi cookie sono essenziali per consentire di navigare in un sito web e utilizzarne tutte le funzionalità. Senza questi cookie, che sono assolutamente necessari, un sito web non potrebbe fornire alcuni servizi o funzioni e la navigazione non sarebbe agevole e facile come dovrebbe essere. Un cookie di questo tipo viene inoltre utilizzato per memorizzare la decisione di un utente sull’utilizzo di cookie sul sito web.
I cookie tecnici sono essenziali e non possono essere disabilitati utilizzando questa funzionalità.
In generale comunque i cookie possono essere disattivati completamente nel proprio browser in qualsiasi istante.
I cookie statistici vengono utilizzati per monitorare le performances del sito, per esempio per conoscere il numero di pagine visitate o il numero di utenti che hanno visualizzato una determinata sezione.
I cookie statistici utilizzati dal nostro sito si avvalgono di servizio di Google Analytics.
L’analisi di questi cookie genera dati statistici anonimi e aggregati senza riferimento alcuno all’identità dei navigatori del sito. Sono utili anche per valutare eventuali modifiche e miglioramenti da apportare al sito stesso.
I cookie di targeting sono cookie impostati da terze parti come YouTube, Facebook, Twitter.
Questi cookie tengono traccia del tuo comportamento come la riproduzione di video o quali tweet hai già visualizzato.
Se non viene dato il consenso a questi cookie, non sarà possibile guardare i video su questo sito web o utilizzare la funzionalità di condivisione sui social.
Questi cookie possono essere utilizzati dal fornitore di cookie per creare un profilo dei tuoi interessi e mostrarti pubblicità pertinenti su altri siti. Non memorizzano direttamente informazioni personali, ma si basano sull'identificazione univoca del browser e del dispositivo Internet.